Il nostro mercato - come la maggior parte dei mercati esteri - è governato da principi di correttezza professionale e di concorrenza leale. Tutti i diritti di proprietà industriale si ispirano a questa filosofia e mirano a creare le condizioni per il continuo progredire della ricerca sia formale che tecnica.

Per questo motivo ogni imprenditore deve conoscere quali sono i limiti di ciò che è consentito e sapere ciò che è proibito dalla legge.

Da un lato, deve infatti sapere stare sul mercato evitando di mettersi inutilmente in contrasto con i diritti dei suoi concorrenti e, dall'altro lato, deve saper reagire con fermezza ai comportamenti scorretti che danneggiano la sua impresa.

Il nostro Studio vanta una grande esperienza in questo settore. Affrontiamo costantemente casi di concorrenza sleale o pratiche commerciali scorrette. Abbiamo assistito o difeso numerose società italiane o straniere in casi di imitazione servile o concorrenza confusoria, di denigrazione, di pubblicità comparativa o comunicazioni ingannevoli, di appropriazione di pregi, di pratiche commerciali scorrette, ingannevoli o aggressive. Recentemente abbiamo altresì affrontato casi di ribassi di prezzo e vendite sottocosto, violazione di norme pubblicistiche, storno di dipendenti, sottrazione di know-how, di concorrenza sleale da parte di ex dipendenti o di concorrenza parassitaria.

In tutti questi casi abbiamo ottenuto che venisse ordinata la cessazione dell'illecito, il risarcimento dei danni subiti e tutte le misure ulteriori che possono essere ordinate dall'autorità giudiziaria per garantire che l'illecito non venga ulteriormente ripetuto e vengano rimosse tutte le conseguenze dannose prodotte dalla condotta illecita.